Mayhem – Live in Leipzig (1993)
Storia di un disco che è anche la storia di una band di cui pochi sono rimasti vivi
Storia di un disco che è anche la storia di una band di cui pochi sono rimasti vivi
C’è chi dice che sia un gran pacco, tutto effetti speciali e niente sostanza… Chi un vero capolavoro, innovativo, mai visto, pura avantgarde! A voi giudicare, io ancora non ho capito se sono stato preso o no per il culo…
album che farà parlare di se, per me un ottimo lavoro electro-pop, il nostro Moby ha indubbiamente talento. Non merita chissa’ che voti, ma si lascia ascoltare e non annoia mai.
Tutto l’album è un continuo alternarsi di canti malinconici, ballate blues e sonorità free-jazz di cui è impossibile non rimanere affascinati, o almeno così sarebbe dovuto essere.
In conclusione i nostri Black Heart Procession sono riusciti nel sole della California a tirarne fuori la parte “Notturna” (notturno californiano li definisce Claudio Fabretti) suonando oscure (e splendide) ballate nere
I Calexico sono capaci di mostrarci la luminosa ed allo stesso tempo solitaria vita in quella cittadina persa in quelle terre bruciate dal sole.
My Arms, Your Hearse è uno dei migliori album degli Opeth, un concept unico con un sound ruvido come pochi. Probabilmente uno dei dischi Black Metal più belli del gruppo ed una pietra angolare del genere
Anthems to the Welkin at Dusk, Uuo dei migliori dischi degli Emperor, è una delle pietre miliari di quel Black Metal di stampo Norvegese che ha toccato i vertici a fine anni 90.
Ascoltare Moon Safari degli Air è come guardare il mondo attraverso una coppa di champagne e la freschezza electro-pop di questo lavoro è qui a confermare questa azzeccata metafora.
Gli Ulver sono la dimostrazione vivente che la musica non ha ne confini ne tantomeno generi.
Within The Realm Of A Dying Sun è un album che insieme al precedente Spleen and Ideal è la massima espressione della musica gotico/orchestrale di quegli anni (vedi anche i contemporanei Black Tape For A Blue Girl).